CHI SIAMO?
La Fondazione Memofonte onlus offre in libero accesso testi trascritti e strumenti di ricerca e di archiviazione nell’ambito del patrimonio storico-artistico.
Essa intende promuovere, sostenere e sviluppare lo studio, la ricerca, la conoscenza e l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche e favorire e incrementare il dialogo fra storici dell’arte, storici della lingua italiana e informatici.
La Fondazione Memofonte è stata inserita nella tabella dei finanziamenti triennali del Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali per il triennio 2021-2023 (art. 1 della legge 17 ottobre 1996 n. 534).
PAOLA BAROCCHI
Nata a Firenze il 2 aprile 1927 Paola Barocchi è stata una storica dell'arte italiana. Figura cetrale nella storia dell'arte moderna e della critica dell'arte, ottenne nel 1968 la cattedra Storia della critica d'arte alla Scuola normale superiore di Pisa, dove ha diretto il Centro di elaborazione elettronica di dati e documenti storico-artistici.
Le ricerche informatiche sui beni culturali avviate nell'ambito della Scuola normale hanno quindi condotto all'istituzione (1991) del Centro di ricerche informatiche per i beni culturali, sempre sotto la sua direzione, con sede a Pisa.
Centro dei suoi interessi fu la ricostruzione storico-culturale del contesto attraverso l'analisi delle fonti della storia dell'arte, del collezionismo e della committenza, con l'ausilio dei mezzi di indagine più avanzati.
S.P.E.S.
Fondata nel 1974 da Paola Barocchi in collaborazione con i suoi familiari, la S.P.E.S. (Studio per edizioni scelte) offriva raffinate edizioni in facsimile di opere rare o inedite e testi storico artistici di rilevante importanza, che venivano proposti a prezzi relativamente accessibili con una strategia che abbinava una dimensione di altissimo artigianato a rigore scientifico e a precisi, mai banali orientamenti culturali.
LE NOSTRE RICERCHE
PUBBLICAZIONI
Studi di Memofonte
La sezione presenta la rivista della Fondazione Memofonte, nata nel 2008 come luogo di comunicazione scientifica per le ricerche e i progetti attuati all’interno della Fondazione stessa. Negli anni si è imposta con sempre maggior convinzione privilegiando ambiti di ampio respiro sia con numeri monografici sia con supplementi, favorendo – con l’istituzione di una sezione dedicata ad “Arte e lingua” – il dialogo fra competenze diverse e offrendo spazio a iniziative frutto di una didattica universitaria intesa a valorizzare il lavoro di giovani studiosi.